Un lavoro certosino: i volontari alla stazione di Cerignola Campagna |
Si deve sicuramente dire un 'Bravi!' ai volontari di Cerignola che con ostinazione hanno fatto un lavoro certosino - e con successo - avendo ritrovato tra i sassi alcune parti piccolissime del navigatore satellitare e del registratore di Schepp.
In Italia, poi, sono già state eliminate dagli inquirenti, di fatto e purtroppo, tutte le testimonianze italiane anche quando apparivano attendibili: sono da ricordare La Spezia, le due di Livorno soprattutto e quella di Cerignola. Non bastano, però, uno o due avistamenti svizzeri il 30 gennaio pomeriggio e la foto al casello di Nizza per escludere le testimonianze italiane che - a quanto risulta - non sembrano essere state tutte verificate con i cani rilevatori, come in Svizzera.
Infine la Svizzera: un lavoro certosino anche quello della polizia svizzera? Può darsi - dopo le critiche iniziali sembrerebbe anche da parte della polizia francese - sicuramente molto silenzioso ma il risultato attuale è solo quello di dichiarare come molto attendibile una presenza, il 30 febbraio, a Ginevra - ossia molto vicino al confine - delle due bambine con il padre. Inoltre, dire che non sono mai arrivate in Italia non significa che non siano mai uscite dalla Svizzera: ci sono tutta una Francia e una Corsica nel mezzo.
Un lavoro certosino richiede pazienza - è vero! - ma è pur vero che si dovrà anche vedere il risultato finale del lavoro certosino, se certosino è stato davvero...
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