20/03 - Ricerche (nastro / cassetta del registratore) senza risultato a Cerignola: si decide di interrompere per il momento le ricerche.
19/03 - Ricerche (nastro / cassetta del registratore) senza risultato a Cerignola.
18/03 - Terza marcia (circa 200 partecipanti) e fiaccolata a St. Sulpice, presenti molti giornalisti e fotografi, conclusa davanti alla casa di Matthias Schepp dove tutti, adulti e bambini, hanno posato le loro candele dentro un grande cuore rosa disegnato per terra e disegni sono stati attaccati sulla porta del garage. E' stato osservato un minuto di silenzio e, quindi, ai partecipanti è stato dato un disegno di Alessia e Livia con un biglietto di ringraziamento da parte di Irina:
"Alessia, Livia ed io, vi ringraziamo dal profondo del cuore per il vostro sostegno e la solidarietà. Grazie per continuare a sperare con noi. Vi sento molto vicini e questo mi fa molto bene. Irina"
- 18/03 - La pagina ufficiale Facebook Missing Alessia & Livia supera i 40.000 amici-sostenitori.
- 17/03 - Ricerche senza risultato a Cerignola (nastro / cassetta registratore).
17/03 - Swissmissing comunica che, al momento, i circa 800 volontari disponibili devono attendere.
17/03 - Gli avvistamenti il 30 gennaio a Ginevra, fra le 16h e le 17h) sarebbero stati confermati dai cani "molecolari"
16/03 - Dopo qualche giorno, viene resa pubblica dalla polizia di Foggia la foto di Matthias Schepp sulla sua Audi nera alla barriera autostradale di Capitou (vicino Nizza), il 2 febbraio alle 9.13, dove apparirebbe senza le gemelle.
IL GIALLO DI CERIGNOLA
Gemelline, vane le ricerche
nessuna traccia del nastro
Anche gli ultimi tentativi di recuperare la cassetta del registratore di Schepp sono andati a vuoto. La squadra mobile di Foggia ha deciso, almeno per il momento, di sospenderli
Delusione
Il microchip del GPS non ha parlato
Immagine © Keystone
Il GPS sembra insfruttabile, ma la speranza rimane. Venerdì prossimo, una terza marcia di sostegno per Irina Lucidi si terrà a Saint-Sulpice.
Laurent Grabet - 15 marzo 2011, 22:01
Le Matin
Ulteriori informazioni sul percorso seguito da Matthias S. tra Saint-Sulpice (VD), dove ha preso le sue figlie, il 30 gennaio scorso, e Cerignola (I), dove si è gettato sotto un treno cinque giorni più tardi, sarà difficile. Infatti, il chip del Navigatore GPS dell' ingegnere svizzero, trovato il 5 marzo scorso alla stazione di Cerignola, non ha parlato. "La società Garmin USA non ha estratto nulla fuori perché era troppo danneggiato, ha rivelato ieri Vincenzo Russo. Il procuratore di Foggia incaricato della parte italiana dell'indagine sulla scomparsa di Alessia e Livia ha anche detto che gli investigatori avrebbero contattato la società coreana che ha fabbricato il chip. "Forse i suoi tecnici, loro, riusciranno ad ottenere qualcosa", ha detto il magistrato senza troppa convinzione.
Introvabile la microcassetta
Ieri mattina, il traffico ferroviario è stato interrotto per la durata di un'ora e mezza in stazione a Cerignola, nel tentativo di recuperare il registratore a microcassette che Mattia S. conservava con sé tutto il tempo e utilizzato come un'agenda. "Senza successo, lamenta il procuratore Russo. Ma si riprenderà domani la ricerca (nota: oggi), dopo domani e per tanto quanto sarà il tempo necessario!": "Quanto alla penna e allo zainetto trovato nel Audi A6 S. Mattia, sono ancora in fase di analisi . Il procuratore ha spiegato che le testimonianze continuano ad arrivare da tutta Italia. "Ma a verifiche fatte, nessuna sembra essere seria".
Una marcia Venerdì
Per mantenere la speranza in ogni caso, supportare Irina Lucidi e incoraggiare la polizia a proseguire le indagini, una terza "marcia bianca" si terrà Venerdì alle 18 a St. Sulpice. La madre delle gemelle scomparse probabilmente non parteciperà. "La precedente era finita sotto alla sua casa ed era stata emotivamente troppo difficile", ha detto un persona vicina. L'italiana era scesa per salutare il corteo di 150 persone e due amichette di Alessia e Livia le avevano poi consegnato una rosa bianca. Per la prima volta si era incrinata in pubblico rilasciando uno straziante: "Mi mancano così tanto!" La marcia partirà Venerdì dal molo del villaggio e finirà stranamente davanti alla casa del padre delle bambine. "E' un'idea di Irina che considera questo come un tornare a casa", afferma Sandrine Porchet, una delle organizzatrici della manifestazione. I partecipanti sono invitati a munirsi di una candela e a portare disegni dei bambini. Questi saranno depositati davanti alla casa.
11 000 franchi in donazioni
Sempre ieri Irina Lucidi e la sua famiglia hanno indicato che "Desiderano ringraziare di cuore" i circa 170 donatori che hanno donato a quest'oggi un totale di 11 000 franchi sul conto aperto una settimana fa. Per la cronaca, questo denaro sarà destinato a finanziare la giornata o i giorni di ricerca organizzata in Svizzera in una data ancora indeterminata dalla Fondazione Swissmissing in collaborazione con la polizia vodese e 800 volontari. "Siamo molto toccati dalla generosità e la solidarietà che ci avete fornito. Quello che fate non solo aiuta a sostenere la ricerca, ma anche - e soprattutto - è per alimentare le nostre speranze. Ancora una volta vi ringrazio ", ha detto Irina Luicidi attraverso Swissmissing. Tale importo è però ancora relativamente modesto rispetto alle circa 39 000 persone che seguono da vicino questo caso sul gruppo di Facebook "Missing Alessia e Livia.
fonte: LeMatin.ch - traduzione A.R.
Foggia, 15 mar. (Adnkronos) - Non e' stato trovato, durante le ricerche effettuate stamane lungo i binari vicino alla Stazione di Cerignola, in provincia di Foggia, il nastro del registratore (a cassettine audio) appartenuto a Matthias Schepp. Dagli Usa nessuna novità:
IL GIALLO SULLA SCOMPARSA DI ALESSIA E LIVIA
Dagli Usa: nessuna novità nel microchip
E il dispositivo viene spedito in Corea
L'indiscrezione sull'analisi del navigatore satellitare
Non ci sarebbero indicazioni su spostamenti di Schepp
|
Ricerche sui binari |
CERIGNOLA - Nessun elemento nuovo. È l'indiscrezione che trapela sull'analisi del microchip, effettuata negli Usa, del navigatore satellitare di Matthias Schepp, l’uomo che si è ucciso il 3 febbraio scorso gettandosi sotto un treno in corsa. Il dispositivo era stato trovato lungo i binari della stazione di Cerignola Campagna nel corso delle ricerche. Verifiche che proseguiranno anche nei prossimi giorni, anche dopo tale l’indiscrezione.
IL CHIP - La memoria era stata immediatamente spedita alla ditta americana che fabbrica quel tipo di navigatore. I tecnici statunitensi però non avrebbero ricavato informazioni utili e per questo il processore del navigatore è stato inviato in Corea dove si trova la ditta che produce quel particolare componente.
LE ALTRE RICERCHE - Intanto oggi sono durate un’ora, dalle 9 e 20 alle 10.20, le nuove ricerche lungo i binari a caccia, questa volta, del registratore dell'uomo. Ricerche finalizzate soprattutto a trovare il nastro del registratore su cui l’uomo potrebbe aver inciso frasi importanti per capire che fine abbiano fatto le sue due figlie, Alessia e Livia, di cui non si hanno notizie dal giorno in cui il padre le ha rapite: il 31 gennaio. Nel corso delle ricerche di questa mattina sono state trovate tre batterie tipo stilo e un paio di cuffiette che potrebbero appartenere al registratore dell’uomo. La scorsa settimana su quelli stessi binari gli investigatori hanno trovato un componente elettronico e dei fili che potevano essere quelli delle cuffiette o del microfono. Ora gli investigatori dovranno accertare se i componenti trovati questa mattina siano davvero pezzi del registratore dell’uomo o rifiuti di altri prodotti.
Alessia e Livia, ritrovato a Cerignola il transistor del registratore
12 marzo 2011 14:41
Stazione Cerignola campagna, ricerche (fonte image: blick.ch)
Cerignola – RITROVATO il transistor del registratore di Matthias Schepp, l’ingegnere suicida della Philips Morris di Neuchatel (Svizzera) che lo scorso 3 febbraio si era suicidato sotto l’Intercity Milano-Bari delle ore 22 e 47 di passaggio nella stazione di Cerignola Campagna.
Un suicidio correlato alla mancanza di tracce sulla sorte delle figlie, le gemelle svizzere di sei anni Alessia e Livia, che Schepp non aveva riportato a scuola a Saint Sulpice il 30 gennaio scorso.
Il transistor del registratore dell’uomo, ritrovato a 250 metri dai binari dove Schepp si è ucciso, è stato trovato martedì scorso sul secondo binario ma se ne è avuta notizia oggi dato che gli investigatori hanno dovuto attendere alcuni riscontri prima di accertare un legame tra il transistor e il registratore dell’uomo.
IN PRECEDENZA GLI AVVISTAMENTI A GINEVRA E MONTELIMAR - Nuovi testimoni avevano contattato la Polizia Cantonale del Vaud, in Svizzera, nei giorni scorsi, per la scomparsa di Alessia e Livia Schepp, dicendo di aver visto un uomo con due bambine, di cui una con gli occhiali, domenica 30 gennaio tra le 16 e le 17, sul territorio di Ginevra. Accertata ed identificata anche la presenza dell’Audi A6 nera dell’ingegnere svizzero.
Pertanto, la polizia Cantonale Vaudoise ha lanciato un nuovo appello alla ricerca di ulteriori testimoni per la presenza di Schepp e le due gemelline nel cantone di Ginevra, domenica 30 Gennaio 2011. Il numero di telefono da contattare è lo 021 644 44 44 begin_of_the_skype_highlighting 021 644 44 44 end_of_the_skype_highlighting o la stazione di polizia più vicina.
Ricostruzione viaggio Schepp (fonte image-infographics: blick.ch)
POLIZIA DI MARSIGLIA: AUTO DI SCHEPP A MONTELIMAR, SUD DELLA FRANCIA, TRA IL 30 E IL 31 GENNAIO – L’Audi A6 nera di Schepp ripresa dalle telecamere di videosorveglianza sull’austrada nella regione di Montélimar, nel Sud della Francia. Lo rivelano fonti della polizia di Marsiglia: l’ingegnere svizzero avrebbe trascorso infatti ben 12 ore nella regione a Sud della Francia nella notte tra il 30 e il 31 gennaio. L’Audi A6 di Schepp sarebbe stata localizzata “nella regione di Montélimar (Drome) la notte tra il 30 e il 31 gennaio“. “Nell’ambito delle ricerche realizzate in Francia (…) – spiega la polizia – la macchina di Schepp sarebbe stata avvistata domenica 30 in serata e lunedì 31 in mattinata in un perimetro che può essere ricompreso nella regione di Montélimar nel dipartimento di Drome“. L’uomo avrebbe dunque lasciato l’autostrada il 31 gennaio all’uscita Lançon-de-Provence. In seguito, Schepp si sarebbe servito della sua carta di credito per pagare il pedaggio autostradale che corrisponde al prezzo richiesto per il tragitto tra Montélimar Nord et Lançon-de-Provence. Molto probabile naturalmente una sosta dell’uomo in “un hotel o albergo del dipartimento”. Come la polizia svizzera, Cantone Vaud, le forze dell’ordine francesi hanno lanciato un appello per testimoniare, contattando il numero 08.05.01.07.07.
IL MICROCHIP – Si ricorda che mentre lo scorso martedì 8 marzo è stato ritrovato il transistor del registratore di Schepp (con notizia data soltanto oggi, dopo i riscontri degli inquirenti) lo scorso 5 marzo era stato ritrovato sui binari della Stazione di Cerignola Campagna il microchip del navigatore di Schepp. Il microchip del gps è di marca Garmin ed era finito sotto un cumulo di piccole pietre alto poco più di 30 centimetri. L’accertamento della correlazione tra microchip e Gps di Schepp è stato stabilito dopo uno scambio di foto ed informazioni via mail tra il dirigente della Squadra Mobile di Foggia, Alfredo Fabbrocini, e la Garmin, casa costruttrice del gps posseduto dal papà delle gemelle Alessia e Livia. Un microchip che potrebbe stabilire tutti i movimenti di Schepp e dunque anche il luogo in cui l’uomo ha abbandonato le figlie.
In ogni modo, dovranno passare alcuni giorni per i rilievi dei tecnici americani e per i rilievi della scientifica sulla penna con l´intestazione della compagnia di navigazione che collega la Francia alla Corsica (Scandola) e sul terreno trovato sui tappetini dell´Audi del papà di Alessia e Livia. Le ricerche intanto continuano per ritrovare il registratore a microcassette che Schepp utilizzava – quasi maniacalmente – per descrivere tutto ciò che faceva.
Il procuratore di Foggia, Vincenzo Russo ha affermato che, dopo un lungo lavoro senza sosta sui binari della stazione di Cerignola, sono state trovate - già martedì scorso - alcune piccole parti del registratore di Schepp (si tratta di 2 cuffiette e di altri pezzetti) già inviati a Milano alla ditta produttrice per essere esaminate. Ha anche detto che molto presto, martedì prossimo , si potrà sapere il risultato dell'esame del GPS inviato negli Stati Uniti. Il procuratore ha confermato che le gemelline non dovrebbero essere mai arrivate in Italia* * (convincimento non condiviso da questo blog...)
La donna del bar di Cerignola avrebbe visto Schepp e le figlie nel bar un mese prima del suo suicidio ossia il 3 gennaio (!) . Tuttavia 2 testimoni avrebbero visto Schepp a Vietri (al ristorante 'L'angolo dei sapori', si pensa lo stesso ristorante già detto avanti).
Risulta che Schepp il 31 gennaio (mattina) ha pagato (risulta registrato sul suo conto) l'uscita a Lancon de Provence, proveniente da Montelìmar diretto a Marsiglia.
Una ricerca con i cani nei luoghi indicati dai testimoni e dove Matthias e le figlie sono stati visti intorno a Ginevra il 31/1 nel pomeriggio (10 marzo).
Una nuova ripresa avrebbe catturato l'immagine di Schepp a Nizza (diretto in Italia) il 2 febbr. scorso: il suo passaggio da solo (ma le gemelline avrebbero anche potuto essere in auto senza essere viste) non sarebbe in contraddizione con l'unico biglietto fatto dalla Corsica alla Francia, il giorno prima ma non si potrebbe più spiegare il suo passaggio - ci sono 3 testimoni in totale . per La Spezia e per Livorno con le sue gemelle (mai pensato che - forse - abbia potuto prendere un traghetto dalla Corsica a Tolone e le sue figlie un altro traghetto con qualcun'altro, dalla Corsica all'Italia - diciamo - Genova (Liguria) dove il papà e le figlie si ritrovano di nuovo? Di fatto Genova si trova dopo Nizza e Ventimiglia ma prima di La Spezia. Perchè? Per far pensare a tutti che le gemelle si possano trovare in Corsica e per separarsi da loro essendo Schepp seguito da sua moglie e non solo da lei).
Si pensa che Schepp e le figlie prima di arrivare a Marsiglia, abbia passato la notte del 30 gennaio a "Les Torrettes", una zona a nord di Montelìmar.
- Creato il Fondo per le gemelline e per sostenere le indagini:
Fondo Per Alessia & Livia
Di Ivan Schmidt
Su mandato della Signora Lucidi Irina e della sua famiglia, la Fondazione SwissMissing è stata incaricata di gestire un conto donazioni (Fondo) per Alessia e Livia. Questo conto servirà a coprire le spese relative ed inerenti la ricerca delle gemelline. Il conto bancario indicato per il Fondo di Alessia e Livia è stato aperto specificatamente per la causa a cui è destinato. Nello specifico la banca ha aperto un conto denominato “Alessia e Livia” e i fondi raccolti serviranno unicamente a coprire tutte le spese legate alla ricerca delle gemelline scomparse. Questo conto è ben distinto e non ha nulla a che vedere con il conto della Fondazione SwissMissing, tanto meno SwissMissing utilizzerà soldi di questo conto per altri scopi se non quelli per cui è destinato.Il conto “Alessia e Livia” sottostà a regolare revisione da parte del Comitato incaricato di cui fanno parte anche membri della famiglia Lucidi. Queste sono le coordinate del conto:
Conto in CHF : CH17 8034 4000 0034 0597 0 begin_of_the_skype_highlighting 0034 0597 0 end_of_the_skype_highlighting
Conto in EUR : CH32 8034 4000 0034 0599 1 begin_of_the_skype_highlighting 0034 0599 1 end_of_the_skype_highlighting
IMPORTANTE:
Per pagamenti dall’estero è necessario comunicare:
Indirizzo della Banca Beneficiaria:
Beneficiario del conto: Fondazione SwissMissing
Codice SWIFT/BIC: RAIFCH22
“Il microchip è di Matthias Schepp”
La Garmin conferma che il microchip appartiene al navigatore dell’Audi A6 del padre di Alessia e Livia.
La società americana produttrice nel microchip trovato sabato fra i binari della stazione di Cerignola ha reso noto che appartiene al navigatore satellitare di Matthias Schepp. Lo riferisce La Repubblica. Viene però precisato che si potrà risalire al percorso fatto dal padre delle due gemelline soltanto se il navigatore, durante il viaggio, era acceso.
Due nuove testimonianze dalla Svizzera:
Alessia et Livia à Genève fin janvier?
Alessia e Livia a Ginevra a fine gennaio?
JUMELLES DISPARUES | Deux témoins ont aperçu les fillettes, accompagnées d'un homme, dans le canton de Genève. Les enquêteurs lancent un appel à la population.
GEMELLE SCOMPARSE | Due testimoni hanno visto le bambine, accompagnate da un uomo, nel cantone di Ginevra. Gli inquirenti lanciano un appello alla popolazione.
L'Audi A6 de Schepp aperçue dans le canton de Genève le 30 janvier dernier
L'Audi A6 di Schepp avvistata nel cantone di Ginevra il 30 gennaio scorso
Julien de Weck | 07.03.2011 | 15:27
Nouveaux indices dans l'affaire des jumelles disparues. Deux témoignages attestent de la présence d'un homme et des deux fillettes dimanche 30 janvier 2011 dans le canton de Genève, entre 16h et 17h, soit le jour de leur disparition.
Nuovi indizi nel caso delle gemelle scomparse. Due testimonianze attestano la presenza di un uomo e due bambine domenica 30 gennaio 2011 nel cantone di Ginevra, tra le 16.00 e le 17.00, il giorno della loro scomparsa.
Dans les deux cas, affirme la police vaudoise, les descriptions fournies donnent des renseignements précis, laissant croire qu'il s'agissait d'Alessia, de Livia et de leur père. Parmi les détails révélés, l'une des fillettes portait des lunettes. Autre élément important, la présence du véhicule de Mathias S., une Audi A6, a été observée, accréditant la thèse d'un arrêt de Matthias S. à Genève.
Nei due casi, afferma la polizia vaudese, le descrizioni fornite danno delle indicazioni precise, lasciando pensare che si tratti di Alessia, di Livia e del loro padre. Tra i dettagli rivelati, che una delle due bambine portava gli occhiali. Altro elemento importante, la presenza dell'auto di Matthias S., un' Audi A6, è stata osservata, accreditando la tesi di una sosta di Matthias S. a Ginevra.
L'officier de presse, Philippe Jaton, confirme que des "enquêteurs se sont rendu récemment à Genève". En revanche, la police se refuse de communiquer le lieu où les jumelles et leur père ont été aperçus, ceci "afin de ne pas influencer d'autres témoignages", déclare le porte-parole de la police vaudoise. Les policiers s'évertuent toujours à affiner le parcours du père et de ses deux fillettes, les données de la puce GPS du véhicule n'ayant, pour l'heure, pas parlé.
En charge du volet suisse de l'enquête, la police vaudoise prie les témoins de prendre contact avec le numéro de téléphone 021 644 44 44 ou avec le poste de police le plus proche.
L'ufficio stampa per bocca di Philiippe Jaton, onferma che alcuni 'inquirenti si sono recati di recente a Ginevra'. Per contro, la polizia si è rifiutata di comunicare il luogo dove le gemelle e il loro padre sono state viste, ciò 'allo scopo di non influenzae altre testimonianze', dichiara il portavoce de lla polizia vaudese. I poliziotti si battono sempre per rifinire il percorso del padre e delle sue due figlie, non avendo detto per il momento ancora nulla i dati del microchip del GPS dell'auto.
Incaricata della componente svizzera dell'inchiesta, la polizia vaudese prega i testimoni di prendere contatto con il numero di telefono 021 644 44 44 o con la sede di polizia più vicina.
POLIZIA SVIZZERA E IRINA: la mamma chiede una ricerca dettagliata sul territorio locale ritenendo che non vi sia prova alcuna che le figlie siano uscite dalla Svizzera:
“Non c’è nessun indizio che le mie gemelline hanno lasciato il Paese. Dobbiamo cercarle in Svizzera”
“Non c’è nessun indizio che le mie gemelline hanno lasciato il Paese. Dobbiamo cercarle in Svizzera”. Sono le parole della madre di Alessia e Livia, Irina Schepp, che non risparmia le critiche alla polizia vodese.
Dal canto suo la polizia vodese respinge le accuse. “Le aspettative della famiglia sono enormi” ha spiegato un portavoce, spiegano che in questi casi è normale, ma che dalla famiglia aspettano ancora un elenco di possibili luoghi in cui potrebbero essere le due bambine.
Per quel che riguarda le iniziative private, ha ancora spiegato il portavoce, la polizia non può dire nulla, a patto che ovviamente rispettino la legge e la proprietà privata.Il rapporto fra Irina Schepp e la polizia vodese da subito non è stato idilliaco, dato che in un primo momento non avevano dato seguito alla sua segnalazione. (fonte: Ticinolibero.ch) - 4/3/'11 - COLPO DI SCENA A 'CHI L'HA VISTO'? (2/3/'11): oltre a prospettare un'ipotesi di soppressione ed occultamento in luogo svizzero nei pressi di Saint-Sulpice la trasmissione ha ipotizzato una nuova pista che darebbe senso a CERIGNOLA come luogo finale del viaggio di Schepp, avvalendosi di una testimonianza di una donna che lavora in un bar-gelateria del porto a Sanremo, proprio sotto Festival. La donna avrebbe assistito, verso le 14.30-15.00 ad un dialogo tra due signori (almeno uno meridionale) che, oltre a parlare dei biglietti per la manifestazione canora della sera dopo, avrebbero fatto un discorso su un certo 'Professore', domiciliato proprio in zona limitrofa a Cerignola, in grado di mettere in atto cambi d'identità. Tale discorso - ha osservato la conduttrice di Chi l'ha Visto? - sarebbe avvenuto 2 giorni prima della dichiarazione di Irina in trasmissione circa i documenti delle bambine (in mano a Matthias in fotocopia e a Irina in originale), non ritrovati addosso all'uomo suicida alla stazione di Cerignola né sull'auto di Schepp. In questa conversazione i due nominavano anche, visti e come possibili destinazioni, le Antille o il Canada e facevano riferimento alla possibilità di cammuffare le due gemelline tramutandole in semplici sorelle con un anno di di differenza (una delle due di 3-4 cm più piccola dell'altra), venendo menzionata - stando al riportato dalla barista - anche una donna. Ciliiegina sulla torta: Matthias avrebbe già fatto una ricerca di percorso Losanna-Cerignola (il famoso percorso diretto più volte detto in contrapposizione al tortuoso e - parrebbe a questo punto - depistante viaggio dei fatti) in data 17 gennaio cioè prima della famosa e-mail di richiesta divorzio di Irina (benchè la cosa fosse, ovviamente, già nell'aria dalla separazione stessa o dal 2010). CHIARA LA PORTATA DI TUTTO CIO' IN TERMINI DI SORTE DELLE BIMBE E, FORSE, DI QUELLA DI SCHEPP STESSO (ANCHE SE E' STATO DATO PER MORTO ALLA STAZIONE DI CERIGNOLA IN BASE ALLE IMPRONTE DIGITALI ED ALTRI EFFETTI PERSONALI). VA, PERO', CAPITO QUANTO QUESTO PARLARE TRA I DUE UOMINI FOSSE SERIO E DI LORO CONOSCENZA E QUANTO, INVECE, FOSSE UN PARLARE CIRCA SCHEPP SECONDO UN'OPINIONE O IPOTESI PERSONALE (COMMENTI).
Il mistero delle gemelline scomparse passa da Sanremo? Spunta una testimonianza su "Chi l'ha visto?"
Una donna avrebbe assistito ad un dialogo tra due uomini che sembrava fossero informati sui fatti
Passerebbe anche da Sanremo il mistero delle due gemelline svizzere scomparse Alessia e Livia? E' un dubbio sostenuto da una testimone che avrebbe assistito ad un dialogo curioso tra due persone che a suo dire 'sembravano informate sui fatti'. Teatro dell'accaduto? Il bar la Gelateria del porto di Sanremo dove la testimone, apparsa 'di spalle' nella nota trasmissione di Rai3 "Chi l'ha visto" avrebbe notato due persone. Ad attirare l'attenzione della testimone il fatto che questi due uomini, avessero iniziato a commentare l'accaduto dopo aver rivolto lo sguardo alla televisione mentre veniva trasmesso uno dei tanti servizi sulla tragica scomparsa.
La donna intervistata ha riferito di aver sentito queste due persone parlare come se conoscessero il padre delle gemelline, Mathias Schepp e quello che stava facendo. Quest'ultimo si è tolto la vita il 3 febbraio suicidandosi dopo una lunga serie di lettere drammaticamente scioccanti sulla sorte delle due figlie, che secondo le missive dovrebbero essere morte. Ad ogni modo i due corpicini non si trovano, gli inquirenti non avrebbero nuovi indizi e la madre delle bimbe come è comprensibile non vuole arrendersi.
Secondo quanto riferito nell'intervista i due avrebbero fatto accennato ad un altro soggetto denominato 'O professore' che agiva a Cerignola come falsario. In base a quanto detto ai microfoni del giornalista televisivo la donna ha raccontato la discussione, spiegando che "i due hanno parlato di un visto e documenti falsi, fatti per lui e per lei e che poteva cercarsi qualcosa di meglio, probabilmente riferito a lei... poi la discussione si è spostata sul fatto che le due gemelline in realtà erano di altezza differente, tanto da sembrare quasi di età diversa". Dettagli particolari per fatti inerenti almeno ad una settimana prima rispetto alla morte di Schepp. La conversazione farebbe intendere secondo la donna, che le gemelline potessero esser state affidate a qualcuno. Già, ma a chi? Il mistero sulla sorte delle piccole Alessia e Livia di 7 anni si fa ancora più fitto.
fonte: SANREMONEWS.IT
Gemelline scomparse: documenti falsi preparati a Cerignola dal Professore
Di fronte al porto vecchio di San Remo, nel bar che affaccia sulla strada, Cesare Squitti della redazione di CHI L'HA VISTO?'ha un appuntamento con una donna, che sostiene di aver ascoltato una conversazione tra due uomini del sud, impegnati a parlare del caso delle gemelline scomparse. Per ovvi motivi, questa donna ha preferito nascondere la sua identità, ma non quanto ascoltato quel giorno, che potrebbe essere di fondamentale importanza per le indagini. Ecco il suo racconto: Era orientativamente intorno alle 14:30/15, per i miei spostamenti poteva trattarsi di quell’orario. Seduti dietro di me, c’erano due signori sulla cinquantina, uno più corpulento dell’altro, con uno spiccato accento meridionale, stavano parlando tra di loro. Erano sicuramente lì per il Festival, perché stavano parlando dei biglietti della sera dopo, per quello che ritengo fosse più lunedì che domenica. Essendoci uno schermo televisivo di fronte a queste due persone, è iniziata una trasmissione che non so dirvi quale fosse e, nel mentre, stavano appunto parlando del caso delle due gemelline. Hanno commentato il motivo per cui il padre si fosse suicidato dopo essersi fatto preparare dei documenti da un certo Professore. Hanno fatto intuire che questo Professore abitasse proprio nella zona limitrofa di Cerignola. Parlavano come fosse persona conosciuta da loro o, comunque sia, una persona nota.
I due uomini discutono di Cerignola, ultima tappa del folle viaggio di Matthias Schepp. Ma anche di documenti falsi e di un misterioso Professore. Ricordiamo che il 17 gennaio scorso, con il suo computer Matthias ha fatto una serie di ricerche, in particolare ha studiato il percorso che, in auto, da Losanna lo avrebbe poi portato nel piccolo comune di Foggia, appunto a Cerignola. E ricordiamo anche che Irina Lucidi aveva raccontato alla Sciarelli che, per il viaggio ai Caraibi il dicembre scorso, Matthias aveva fatto le fotocopie di tutti i documenti delle bambine, che poi la stessa Irina né gli inquirenti hanno più ritrovato. “Parlavano di questi documenti falsi, parlavano di un “visto” e hanno nominato il Canada e, successivamente, le Antille francesi. Poi han detto per le bambine, lui e lei. Hanno anche commentato i documenti di una donna, perché la battuta precisa è stata “poteva anche cercarsi qualcosa di meglio”, forse per l’età o per l’aspetto fisico. Hanno poi detto che una bambina era 3-4 cm più piccola dell’altra, nonostante fossero gemelle e hanno aggiunto “ci sta che ci passa un anno tra le due, perché una è più picciridda dell’altra”.
Che Matthias abbia affidato le sue bambine ad un uomo ed una donna, perché fossero portate lontano dalla sua mamma, magari in Canada o nelle Antille? Che abbia addirittura pensato di non farle comparire sui documenti come due gemelline ma semplicemente come sorelle? Questa, che sarebbe l’ipotesi più sperata, manca di spiegare perché Matthias abbia deciso di suicidarsi.
(fonte:fanpage.it) - MACCHINA FOTOGRAFICA: trovata in casa di Matthias, contiene le foto dell'ultima vacanza ai Caraibi con le bambine (foto mostrate a Chi l'ha Visto?).
- GPS: Gli investigatori continuano a cercare la memoria del gps di Matthias Schepp lungo i binari della stazione ferroviaria di Cerignola, nei pressi del luogo in cui l’uomo si è lanciato sotto un treno in corsa, il 3 febbraio scorso, senza lasciare notizie delle figlie, le gemelle di sei anni Alessia e Livia. Schepp aveva portato via le bambine per contrasti con la moglie da cui era separato. Per consentire le ricerche, la circolazione ferroviaria sarà sospesa per un’ora, dalle 9.20 alle 10.20, sulla linea Foggia – Bari, domani, giovedì 3, e anche venerdì 4 e sabato 5 marzo. Domenica 6 marzo, la circolazione sarà sospesa dalle 8.30 alle 12.10, solo sui binari 1 e 2 della stazione di Cerignola.