domenica 27 febbraio 2011

PER IRINA



Irina, nessuno, forse, potrà mai schiodarle dalla testa, dal cuore e dall'anima la croce che suo marito, Matthias, ha voluto infliggerle e che abbia voluto punirla, con tanta crudeltà nei suoi confronti... toglierle quello che le era più caro! Non farle più vedere né sapere dove sia ciò che lei di più amava e ama nella vita... e la sua disperazione e rabbia o il suo odio e rancore davvero superare anche l'amore grande per le sue, vostre figlie! ...almeno finchè lei non saprà il dove e il come... e, forse, nemmeno allora...

Suo marito, Irina, prima di ciò e prima di farla finita, le ha rivolto accuse, parole sofferte e anche d'amore, parole che pure lei ha riconosciuto apertamente come tali... affermando che, però, 'solo alla fine' Matthias l'avrebbe fatta partecipe, con violenza 'inappellabile', dell'intensità della sua sofferenza...

...solo alla fine? ...forse Irina...perchè lei stessa ha parlato di un suo rancore già in famiglia verso di lei...ed è perciò che lei, a disagio, si è separata e scelta una nuova casa...
Senza forse Matthias si è suicidato, togliendo anche a se stesso quanto di più caro aveva, una moglie, fino a divorzio compiuto, e due figlie...
Se lei ha riconosciuto in quelle parole di Matthias la sua sofferenza ne avrà almeno intravisto anche l'amore per lei, fino all'ultimo... o quasi...

Per una donna che non ama più, ci può sempre stare anche un uomo che ama ancora la donna che non l'ama più... e non si rassegna... e questa non facile rassegnazione (per chi ama) è anche facile prova di amore e di bisogno... 'senza di te mi sento perso'...
Un uomo 'perso' che ama le sue figlie, la sua famiglia... e non vuole vederla disgregrarsi...

Da separati, invece, quando non c'è più speranza di ritorno alla 'famiglia unita'... si guarda ad essa come a una 'famiglia finita' e così pure a quella donna che si ama ancora ma che non ti ama più, irrimediabilmente... come a una 'donna finita', non più ad una moglie amata... è divorzio... è 'inappellabile'...

Perciò, Irina, suo marito avrà certo pensato che col suo agire, quella 'donna finita', l'avrebbe lasciata, sì, da sola,  senza più figlie...
ma avrà anche pensato, come padre, che quelle figlie che amava tanto sarebbero rimaste con la mammma ma senza papà, perchè lui si sarebbe ucciso a breve... un pensiero che una mamma separata forse non contempla d'istinto come pensa se stessa per le figlie e le figlie per se stessa.... come non contempla ciò che poi Matthias sarebbe arrivato a fare...

Ma suo marito, nel suo dramma personale che oggi è diventato il suo, Irina, ha deciso da uomo 'perso', solo e separato, egoisticamente e soffrendone, ha deciso così... così come le ha scritto... punendo di riflesso lei e in lei... la 'donna finita' che voleva divorziare e non l'amava più, non la donna che lui amava ancora, quella senza la quale si sentiva 'perso'... e insieme o prima ancora punendo anche se stesso... e decidendo lui, in prima persona, di sé, di lei, Irina, delle bimbe, della propria famiglia finita che non esisteva più...

Consideri anche tutto questo, Irina, non solo l'odio, che è mancanza d'amore, e la crudeltà di Matthias verso di lei... ma pure la sua disperazione...

Un forte abbraccio


sabato 26 febbraio 2011

BACHECA




Please contact only for serious information email liviaealessia@gmail.com or your local police
Prego contattare solo per informazione seria email liviaealessia@gmail.com o la polizia locale
S'il vous plait seulement pour des info serieuses email liviaealessia@gmail.com ou la police locale 


NOTE INTRODUTTIVE:

Parità tra marito e moglie, tra padre e madre significa non solo rispetto da riconoscere all'altro in termini di uguaglianza in quanto generatore dei figli a metà ma anche rispetto verso i figli stessi poichè il mancato rispetto al coniuge equivale automaticamente a mancato rispetto e torto fatto ai figli, sottraendo loro, del tutto o in parte, l'altro genitore e a questo stesso i figli.
  • QUESTO BLOG HA IL SOLO SCOPO DI  CONTRIBUIRE ALLA COMPRENSIONE E SOLUZIONE DEL CASO E DI COME E PERCHE' SI E' GENERATO (VEDI POST 'MATTHIAS... IL BLOG). IN CASO DI NON GRADIMENTO VERRA' RIMOSSO SU SEMPLICE RICHIESTA DELLA FAMIGLIA SCHEPP O DI CHI IN TITOLO DI FARLO. NON E' IL SITO UFFICIALE (PARENTI).
  • IL TAGLIO-IMPOSTAZIONE E' DI TIPO 'PARITARIO'-OGGETTIVO (MARITO-MOGLIE), TENENDO CONTO DELLA GRAVITA' DI FATTI E COMPORTAMENTI NEL LORO EPILOGO MA ANCHE DELLE ESIGENZE DI TUTTI, MARITO-PADRE, MOGLIE-MAMMA E DELLE BIMBE, CON OBBIETTIVITA' (PER QUANTO UMANAMENTE POSSIBILE E SENZA ALCUNA PREVENZIONE) MA ANCHE CON UMANA PIETA' (SOPRA OGNI GIUDIZIO O GIUSTIFICAZIONE) PER QUANTO AGITO E/O SUBITO DA OGNI PARTE NEL CASO.
  • QUESTO BLOG NON E' TESTATA GIORNALISTICA PER LE SUE CARATTERISTICHE DI PUBBLICAZIONE DISCONTINUA.
  • PREGO FORNIRE, SE A CONOSCENZA,, IL LUOGO E LA DATA DI NASCITA (giorno, mese, anno e, se possibile, anche ora; risulta dall'annuncio mortuario il 30/07/1967) DI MATTHIAS SCHEPP (E DI ALTRI PROTAGONISTI DELLA VICENDA) AL FINE DI ANALIZZARE E COMPRENDERE LA SUA PERSONA E LE SUE SCELTE NELLA VICENDA.
  • DA ARTICOLO COMPARSO SUL WEB RISULTA CHE LE BIMBE SIANO NATE IL 7 OTTOBRE 2004. Dunque, del segno zodiacale della Bilancia (segno legato alla bellezza, estetico e, spesso, bello d'aspetto). NECESSARIA CONFERMA.
  • Vengono qui elencati e commentati i fatti accaduti alla luce dell'astrologia per analizzare le varie fasi del percorso di Matthias Schepp anche al fine di individuare - per quanto possibile - quale possa essere stata la sorte di Alessia e Livia e il comportamento di Matthias (vedi LINK ATTIVO 'IL CASO: FATTI E COMMENTO ASTROLOGICO). Come pure analizzate le date di nascita di Matthias Schepp e delle bambine (secondo i dati disponibili), sempre al fine di individuare possibili spunti di ricerca (compatibilmente con i dati disponibili).
  • Gli ARGOMENTI DISPONIBILI sono quelli LINKATI (LINK ATTIVI) IN MENU' A DESTRA IN ALTO. IL MENU' A DESTRA PIU' IN BASSO elenca solo GLI ARGOMENTI DA TRATTARSI (E NON ANCORA ATTIVI).
  • per contatto e comunicazioniPER LASCIARE UN COMMENTO O UNA COMUNICAZIONE QUALUNQUE CLICCARE SULL'ARGOMENTO (LINKS ATTIVI) ANDANDO NELLA SEZIONE DEL BLOG GRADITA  E, IN FONDO AL POST, UTILIZZARE LA FINESTRA PER I COMMENTI (dovrebbe essere funzionante e aperta a tutti) O CLICCARE AL FONDO DEL POST SU 'COMMENTI' '. Lasciate il vostro commento, informazione, correzione, critica, suggerimento o altro. PERFAVORE, SOLO INTERVENTI SERI, UTILI, RAGIONATI. Grazie.

venerdì 25 febbraio 2011

ALESSIA E LIVIA

Alessia e Livia nascono il 7 ottobre 2004, sotto il segno della Bilancia (governato da Venere e legato alla bellezza, all'estetica e, spesso, bello d'aspetto). Sono alte 1 metro e 15 cm.
Sono molto vivaci e appassionate del loro papà che accolgono entusiaste quando rientra dal lavoro.
Separatisi i genitori, al momento del trasloco nella nuova casa con la mamma realizzano una serie di disegni che fotografano in modo semplice ma efficace la situazione familiare in quel momento: il papà, rimasto solo nella vecchia casa, è raffigurato 'triste' e la casa dove stavano prima, tutti insieme, è 'volante', volata via in cielo...

Prima dei tristi ultimi fatti, trascorrono una vacanza di tre settimane con il papà al mare, ai Caraibi, durante le vacanze di Natale.
Dal 30 gennaio 2011 non si ha più notizie di loro, solo avvistamenti più o meno attendibili e tutti da verificare ma che potrebbero condurre al loro ritrovamento.









Il papà triste e la casa volante
Ecco i disegni delle gemelline

A casa con Irina: "Vi racconto le mie bambine"

SAINT-SULPICE (Losanna) — Di notte, per strappare qualche ora di sonno allo sgomento e all’attesa, Irina abbraccia i pupazzetti delle sue bambine. Nel buio e nel silenzio accarezza le lunghe orecchie del coniglietto rosa Casimir, coccola Matilde, la pecorella. Non sa nemmeno lei se davvero è così, eppure le sembra che quei pupazzi profumino di Alessia e Livia. Chissà dove sono, Alessia a Livia… inghiottite dal nulla il pomeriggio del 30 gennaio mentre erano con il padre, Matthias. Chissà se è vero quel che ha scritto Matthias in una lettera a Irina, la donna che lui diceva di amare e che non lo amava più. «Le bambine riposano in pace, non hanno sofferto… Non le rivedrai mai più». Il 3 febbraio lui si è lasciato travolgere da un treno a Cerignola, in Puglia, e non c’è stato indizio, avvistamento, ricerca, che abbia dato un risultato: la sorte delle gemelline resta un mistero e i loro sei anni sono troppo pochi per autorizzare grandi speranze. Le cercano da 23 giorni le polizie di Svizzera, Francia e Italia lungo la «rotta» tracciata da Matthias con i suoi spostamenti fra il 30 gennaio e il giorno del suicidio

«LE DEVO TROVARE» - «Io le voglio trovare» premette Irina. Anzi, no: «Le devo trovare, assolutamente. Devo. Soltanto di questo sarà fatta la mia vita». Nell’appartamento di Saint-Sulpice dove si è trasferita con le bimbe dopo la separazione, l’estate scorsa, non c’è angolo che non abbia l’impronta di Alessia e Livia. I libri delle favole ovunque, pastelli colorati e lavoretti creati all’asilo, zainetti e giocattoli. Nella cameretta il tempo è rimasto immobile, fra pupazzi di Hello Kitty, cagnolini, orsetti di peluche e bambole sui lettini, la sveglia arancione, la pianola, il tappetino rotondo con le casette, gli alberi e il cielo blu, le copertine dai colori sgargianti. I disegni incorniciati e appesi in salotto raccontano emozioni, momenti. Il giorno del trasloco, per esempio. La mamma era indaffarata con mobili e vestiti, le bimbe con fogli e pennarelli. «Ecco», mostra Irina. «Quella volta disegnarono questi». Livia scarabocchiò una casa che vola verso il sole fra nuvolette blu, una corda la lega alla terra dove tanti fili d’erba fanno compagnia a un solo fiore. Alessia tracciò lo strano profilo di un uomo che colorò di azzurro e al quale diede due occhi neri e una bocca disegnata all’ingiù, «perché è triste», spiegò. Lei non lo disse ma quell’uomo era il padre, rimasto solo nella vecchia casa.

I letti delle bimbe

«PAZZE PER PIPPI CALZELUNGHE» - Ogni volta che comincia una frase, Irina attacca con un verbo al passato: erano, facevano, dicevano... e ogni volta torna indietro a correggersi, sono, fanno, dicono. Se sei la madre di due bambine che all’improvviso svaniscono nel nulla la speranza diventa una fortezza inespugnabile. E allora le tue bimbe sono, fanno, dicono... fino a prova contraria. Irina scova un ricordo: «Alessia è un terremoto, estroversa, adora cantare, a me fa un po’ ridere quando la sento ripetere le canzoni di Mina, la sua preferita. Livia è più cerebrale, introversa, ama moltissimo gli animali. Tutte e due sono pazze per Pippi Calzelunghe e vorrebbero tanto un gatto. Il giorno in cui sono scomparse ne avevo finalmente trovati due grazie a un’amica. Uno nero di nome Baghera e uno rosso che si chiama Balù. Sarebbero tornate a casa e avrebbero trovato la sorpresa. Chissà che faccine avrebbero fatto. Invece...».


UNA VITA ANESTETIZZATA - Invece quel giorno il destino ha scritto per loro una pagina diversa che nessuno finora è riuscito a leggere. «Dove saranno le mie bambine? C’è una tale cattiveria, una tale crudeltà in quello che ha fatto Matthias che non riesco ancora a credere che sia successo». Gli amori finiscono, Matthias non ha voluto accettarlo. «Mi ha voluta punire. Il suo odio nei miei confronti è stato più grande dell’amore per le sue bambine. È agghiacciante». Irina dorme qualche ora a forza di calmanti e antidepressivi. «Vivo come anestetizzata, come se ogni mattina mi infilassi una corazza contro il dolore, sento arrivare ondate di speranza alternate a disperazione». I giorni annegano in un mare di ricordi. «Mi è venuto in mente che Livia è affascinata dalle chiese. Davanti a un enorme Cristo sulla croce una volta mi chiese "che ha fatto per meritare di essere punito così?". Più ci penso più mi manca il loro calore, non sopporto la lontananza delle loro mani, dei loro corpi, dei loro sorrisi...».

Uno dei disegni che Alessia e Livia hanno realizzato il primo giorno nella nuova casa dopo la separazione dei genitori

MONSIEUR PAPILLON - È mezzanotte e mezza. Irina e Ingrid, sua madre, passano in rassegna i disegni di Alessia e Livia. C’è «Monsier Papillon», uomo-palloncino colorato di arancione, ci sono i delfini che saltano fuori dalle onde del mare e una bambina che ne cattura uno, c’è un vaso di fiori che ricorda quelli di Van Gogh, ci sono sirene con corone di cuoricini in testa, una regina che raccoglie fiori e bambini sorridenti, casette colorate, animali. C’è il racconto della vita di Alessia e Livia in quei disegni. Ci sono i loro sogni e le ansie di bambine. Irina mette via tutto. È ora di dormire, dal coniglietto Casimir e dalla pecorella Matilde già arriva il profumo di Alessia e Livia.


Giusi Fasano - 22-23 febbraio 2011 - fonte: Corriere della Sera

mercoledì 23 febbraio 2011

IPOTESI SULLE BAMBINE

IN COSTRUZIONE

Questa sezione del blog si occupa di rispondere a una serie di domande formulando una serie di ipotesi riguardo alla sorte delle bimbe, il luogo dove possano trovarsi,  un eventuale/i complice/i, il trattamento loro riservato e, se non più vive, come siano state soppresse. Inoltre, formula altre ipotesi - non necessariamente vere o probabili - da tenere in conto (accompagnatrice-baby sitter di supporto, sostituzione di persona - delle bimbe con altre simili, ecc.).
  • DOVE SONO? (PISTE)
  • SONO VIVE O NO?
  • M.S. HA DETTO IL VERO?
  • CON CHI SONO?
  • COME LE HA TRATTATE / SOPPRESSE?
  • ALTRE IPOTESI (COMPLICE, SOSTITUZIONE DELLE BIMBE)

  • DOVE SONO ALESSIA E LIVIA?:

In base al viaggio di M.S., ai dati in possesso (tracce ed avvistamenti) e ai recenti sviluppi, in attesa di conoscere gli esiti dell'analisi del microchip del navigatore satellitare, le ipotesi sulla possibile dislocazione delle bambine sono:


  • IPOTESI 'SVIZZERA'  (SEPPELLITE IN ZONA) - 30/1
Questa pista, la più battuta dagli inquirenti svizzeri, sul posto, si basa su alcuni elementi:
1) scarponcini sporchi di terra (vedi anche terra rinvenuta in auto) trovati in casa si Matthias;
2) assenza la mattina del 30, domenica, di Schepp;
3) tempi lunghi durante il tragitto in auto in territorio svizzero;
4) conoscenza dei luoghi svizzeri da parte di Schepp e luoghi adatti ad occultare/seppellire i corpi delle bambine a breve distanza da Saint-Sulpice. 
Matthias, quindi, avrebbe prima fatto un sopralluogo e scavato una fossa e, quindi, ci avrebbe portato le bambine, dopo averle sedate o avvelenate o soppresse in altro modo.
Questa pista, però, si trova in contrasto con gli altri avvistamenti avvenuti durante il viaggio e, in particolare con la pista italiana e del 'cambio d'identità'.

  • IPOTESI 'FRANCO-CANADESE' (DATE A QUALCUNO PER ESSERE PORTATE IN CANADA O SISTEMATE IN FRANCIA) - 30/1
Questa pista si basa solo su una supposizione iniziale da confermarsi con controlli, dovuta ai tempi di percorrenza di Schepp in auto: potrebbe aver incontrato e/o consegnato le bambine a qualcuno (aereoporto di Lione) o, comunque, lungo il percorso in auto in territorio francese. Da qui sarebbero state portate altrove, forse in Canada (paese d'origine di Schepp).

  • IPOTESI 'DEL MARE' (TRAGHETTO - IN MARE) - 31/1
Questa pista si basa sull'acquisto di 3 biglietti Marsiglia-Propriano, sulla presenza accertata di Schepp sul traghetto e su un'iniziale avvistamento delle bimbe a bordo, poi non confermato. Qui il padre potrebbe averle sedate e gettate in mare.

  • IPOTESI 'CORSA' (IN CORSICA) - 1/2
Questa pista si basa sull'acquisto di 3 biglietti Marsiglia-Propriano, su un avvistamento ritenuto credibile, a Propriano, la mattina del primo febbraio. Il fatto che Schepp faccia un solo biglietto lascia pensare, inoltre, che le bambine siano state lasciate o soppresse qui. Tuttavia, non si può escludere del tutto che non abbiano lasciato l'isola con altra persona o con lo stesso padre (che le ha occultate sul traghetto).


  • IPOTESI 'SARDA' (IN SARDEGNA) - 1/2
Questa pista si basa su un solo avvistamento, ad Oristano. Schepp potrebbe aver lasciato qui le figlie e, quindi, essere ripartito per la Corsica e, poi, per la Francia da solo.

  • IPOTESI 'ITALIANA (IN ITALIA) - 2-3/2
Questa pista vuole le bambine uscite con Schepp dalla Svizzera ed entrate in Italia dove sno state avvistate più volte con il padre, l'ultima volta a Cerignola, al Bar Fiore. Si può collegare alla seguente del 'cambio d'identità'. Si basa sugli avvistamenti anche se contrasta con il fatto che Schepp ha acquistato un solo biglietto dalla Corsica alla Francia.

  • IPOTESI 'CAMBIO D'IDENTITA' - FUORI ITALIA' 3/2
Questa pista si basa su due elementi: 1) testimonianza donna al bar del porto di Sanremo concordante con  2) elemento risultante agli inquirenti: Schepp avrebbe fatto una ricerca sul suo pc riguardante il percorso diretto Losanna-Cerignola in data antecedente i fatti (17/1) segno di una volontà precisa di recarsi a Cerignola e di una programmazione che spiega il perchè del luogo Cerignola ed avvalora la testimonianza di Sanremo sul 'Professore' e sul cambio d'identità. E' comunque pista da verificare ed indagare. Le bambine sarebbero fuori Italia (o in Italia) con identità cambiata. All'arrivo a Cerignola o in altra località della Puglia sarebbero state consegnate da Schepp che, poi, si è suicidato.
  • SONO VIVE O NO?:
Ritrovare le bambine, vive o morte è lo scopo della ricerca: alcune ipotesi tra quelle che riguardano il DOVE siano portano a una possibilità, altre alla seconda.

L'unica sicuramente negativa è quella DEL MARE. Le altre aprono scenari possibili sia in un senso che nell'altro.
Occorre, quindi, capire se

  • M.SCHEPP HA DETTO IL VERO? O NO?:
    Non è facile capirlo, tuttavia c'è un'osservazione IMPORTANTE da fare e, purtroppo non positiva. Ragioniamo...

AL DI LA' DI UN SEMPLICE DISCORSO DI RABBIA O RIVALSA SULLA MOGLIE..

  • SE LE BAMBINE FOSSERO RIMASTE VIVE, CON IL SUICIDIO DEL PADRE, DECISO COMUNQUE DA MATTHIAS, SAREBBERO RIMASTE CON LA MAMMA MA SENZA PAPA', POTENDO SOFFRIRNE.
  • SE, INVECE, FOSSERO MORTE (SENZA SOFFERENZA E INCOSCIENTEMENTE) NON AVREBBERO DOVUTO SOFFRIRE PER LA MORTE DEL PAPA'
DAL PUNTO DI VISTA DI M.S., QUESTO SECONDO COMPORTAMENTO POTEVA COSTITUIRE 'IL MINOR MALE TRA DUE' (OSSIA TRA LASCIARE A SOFFRIRE IN VITA LE BAMBINE PER LA SUA MORTE E FAR SOFFRIRE LA MOGLIE DISTANTE E SEPARATA DA LUI E ALLA QUALE TENEVA CERTO MENO CHE ALLE BAMBINE, ALLA FINE), ANDANDO A PROTEGGERE LE BIMBE DALLA SOFFERENZA DELLA SUA MORTE.
BISOGNA, INFATTI, PRENDERE ATTO CHE LA ROTTURA TRA MARITO E MOGLIE PUO' AVER DETERMINATO UN DISTACCO TALE DA FAR PREFERIRE A MATTHIAS CHE FOSSE IRINA A SOFFRIRE DEL SUO SUICIDIO E DELLE FIGLIE E NON LE BIMBE STESSE.

L'ALTRA IPOTESI (VIVE)  SI BASA SULLA CONVINZIONE CHE M.S., PER IL GRANDE BENE VOLUTO ALLE FIGLIE, NON ABBIA VOLUTO SOPPRIMERLE MA SOLO TOGLIERLE E NASCONDERLE ALLA MOGLIE, DANDOLE A QUALCUNO, DA QUALCHE PARTE E LASCIANDOLE VIVE.

TUTTAVIA, IL GENITORE SUICIDA TENDE A PORTARE CON SE' I FIGLI, DI SOLITO.

  • COME LE AVREBBE TRATTATE, SOPPRESSE E OCCULTATE?

- SEDATE: la sedazione sarebbe avvenuta per gestire meglio le bambine e/o occultarle alla vista.

- AVVELENATE?: ipotesi collegata alla consultazione con il computer di metodi di avvelenamento.

- SEPPELLITE?: un classico sistema di occultamento di cadavere oltreché sepoltura.
- FATTE CADERE IN MARE?: legata al viaggio in traghetto di notte.
- CREMATE?: da tenere in conto come possibile e se l'intenzione di M.S. possa essere stata quella di rendere impossibile il ritrovamento delle figlie  (QUESTA IPOTESI POTREBBE RELAZIONARSI AL SEGNO ZODIACALE DI M.S., UN SEGNO DI FUOCO).
- NASCOSTE IN UN LUOGO SOLITARIO?: per rendere difficile il ritrovamento.
- NASCOSTE IN UN POSTO IDEALE (TRANQUILLO) PER M.S.?: per collocare le figlie in un luogo 'di pace' o 'ideale' per le bambine o per Schepp o, comunque, 'caro' a Schepp.

MATTHIAS, BENCHE' IN UNO STATO CHE, POI, LO HA PORTATO AL SUICIDIO, PUO', COMUNQUE, AVER SCELTO UNA MANIERA INCRUENTA, QUEL MODO 'DOLCE' O 'SENZA SOFFERENZA, DESCRITTO NELLA SUA LETTERA A IRINA.
  • ALTRE IPOTESI:
- ACCOMPAGNATRICE DI SUPPORTO (BABY SITTER): M.S. potrebbe essersi appoggiato a una figura femminile per gestire meglio le bimbe o per essere più libero (ipotesi solo in parte in contrasto con alcuni ma non con tutti gli avvistamenti).

- COMPLICE: una persona alla quale affidare le bambine, temporaneamente o definitivamente (anche pagata): forse un parente?, un amico?, un estraneo? (anche persona proveniente dal Canada (nazione di origine di Scepp).

- SOSTITUZIONE DI PERSONA: le bambine potrebbero essere state soppresse in fase iniziale di viaggio o durante il viaggio (Corsica?) e, poi, sostituite per creare confusione e farle sembrare ancora vive (ipotesi ardita ma da tenere in conto)

- CAMBIO D'IDENTITA': le bambine sarebbero state date per morte ma fatte uscire dall'Italia con documenti falsi (cambio d'identità) e affidate a qualcuno (una coppia, un uomo e/o una donna).

ULTIMISSIME (FEBBRAIO)

  • AVVISTAMENTI: tra gli altri, in Sardegna (31 gennaio o 1 febbraio) e a La Spezia (2 o 3 febbraio), entrambi con le bambine e ancora su un treno in Italia (2 febbraio) e SVIZZERA (30/1) con le bambine in direzione Ginevra in auto. (vedi sezione AVVISTAMENTI). Molto interessanti (per dettagli possibili) e coerenti tra loro i 2 avvistamenti di LIVORNO (uno a ridosso dei fatti e uno recente): uno di un commerciante e l'altro di una commessa in centro comm.le. ESSI DOVREBBERO FAR PRENDERE IN MAGGIORE CONSIDERAZIONE LA 'PISTA ITALIANA' RISPETTO A QUELLA SVIZZERA CHE GLI INQUIRENTI SVIZZERI, IN LOCO, STANNO PRIVILEGIANDO AL MOMENTO.
  • CAPPOTTO: è stato appurato che non è da associarsi alle donne del caso, ritrovata proprietaria certa.
  • MATTHIAS: secondo quanto dichiarato a 'Chi l'ha Visto?' (23/2/'11) per Irina non era schizofrenico, fatta terapia nel 2009 ma non psichiatra, non mostrava segni di schizofrenia, quando incontrato all'inizio persona solare, sportiva, ottimo navigatore, molto affidabile, puntuale, senso humour, a fine agosto 2010 dopo lunga riflessione lei ha traslocato dopo che le cose diventate difficili da fine 2007-08, causa: una certa mancanza di comunicazione, le bambine preoccupate per loro papà e volevano genitori insieme, Irina non a suo agio in casa e un certo rancore suoi confronti ma non verso le bambine, per Irina può aver fatto o no quel che ha detto: tutto è possibile
  • SCARPONI: con tracce di terra (accertamenti compatibilità con fango auto), consegnati per le analisi da Irina.
  • BICCHIERI: i 2 bicchieri sono sotto analisi per stabilire se vi siano tracce di veleno (o sedativo?).
  • VALIGIE: Irina ha dato durante Chi l'ha visto? la descrizione delle 2 valigie: una è un trolley lungo circa 85 cm, l'altra una borsa più piccola, entrambi da vela, impermeabili. Una potrebbe essere stata di dimensioni suficienti a contenere un piccolo corpo, l'altra sembrerebbe insufficiente, tuttavia il numero 2 fa pensare alle 2 bimbe (forse sedate e trasportate così, occultate alla vista diretta)
  • NAVIGATORE: confermato, distrutto e impossibilità di ricostruire gli spostamenti (non  recuperabile in America dall'azienda produttrice, si tenterà ancora un recupero ma non potrà dare risultati così dettagliati da approfondire di molto la conoscenza del percorso già nota)
  • ESAME DNA:  non necessario, stabilito in base all impronte digitali e ad effetti personali che si tratta di Matthias Schepp.
  • MARCIA PER A&L: Wednesday 23/02 at 3:00 pm a WALK FOR ALESSIA & LIVIA is organized at St Sulpice (Lausanne), meeting point at the PIERRETTES beach. Who is willing to come and who is able to come, and with your children, Irina will be there. / Mercoledì 23/02 alle 15.00 una MARCIA PER ALESSIA & LIVIA organizzata a St Sulpice (Losanna), punto d'incontro alla spiaggia PIERRETTES. Chi desidera partecipare, anche con bambini, può aderire, Irina sarà presente.

'Il papà triste'



  • TESTAMENTO: reso noto in data 25-26 febbraio, a un mese dalla redazione:
     
  • SAINT SULPICE / E’ stato reso pubblico il testamento di Matthias Schlepp, l’uomo suicidatosi il 3 febbraio scorso a Cerignola, gettandosi sotto un treno, dopo aver rapito le 2 figlie, Livia e Alessia, le gemelline di 6 anni, che ancora non sono state trovate.
    Prima di sparire, l’uomo ha scritto un testamento, datato 27 gennaio 2011, nel quale si legge:
    “Io sottoscritto Matthias Schlepp, omissis, dichiaro e desidero che, dopo la mia morte, che è solo una questione di tempo:
    1) Questo è il mio primo testamento e non ve ne sono altri.
    2) A Irina Lucidi Schlepp (mia moglie) lascio unicamente le quote legali. Omissis.
    3) Le mie figlie, vale a dire Alessia e Livia, devono ereditare ciascuna la metà di ciò che è loro dovuto. Esse devono essere gli eredi legali.4) Omissis
    5) Qualora le mie figlie Alessia e Livia non siano più in vita, mio fratello e mia sorella, Daniel e Maja Schepp, devono essere gli eredi principali ed ereditare ciascuno in parti uguali.
    omissis”.
  • FUNERALE: celebrato in forma strettamente privata il 25 febbraio, venerdì nel cantone di Basilea (vedi sotto)

Office religieux pour Matthias Schepp - Funzione religiosa per Matthias Schepp


Un office religieux en hommage au père des jumelles disparues a débuté vendredi, vers 11h, dans l'Eglise réformée d'Oberwil, dans le canton de Bâle-Campagne.

Una funzione religiosa per il padre delle gemelle scomparse ha avuto luogo venerdì, verso le 11.00, nella Chiesa riformata d'Oberwil, nel cantone di Bâle-Campagne.

 
"Pour nous, c'était beaucoup trop tôt. Pour toi, il n'y avait plus de lendemain" expliquent ses proches.
"Per noi era troppo presto. Per te, non c'era più un domani" spiegano i suoi congiunti.
C’est sous un ciel gris et bas que la famille et les proches de Matthias Schepp ont rendu un dernier hommage au père des deux fillettes disparues le 30 janvier. L’Eglise réformée d'Oberwil, proche de la commune d'origine de cet homme domicilié à Saint-Sulpice (VD), était sous bonne garde pour cet office religieux prévu à 11 heures. Deux policiers étaient présents pour filtrer les entrées sur le parvis.
E' sotto un cielo grigio e opprimente che la famiglia e i congiunti di Matthias Schepp hanno reso omaggio al padre delle due bimbe scomparse il 30 gennaio. La Chiesa riformata d'Oberwil, vicina al luogo d'origine di quest'uomo domiciliato a Saint-Sulpice (VD), era sotto sorbeglianza per questa funzione religiosa prevista per le 11.00. Due poliziotti erano presenti per far da filtro a vista.

Selon un journaliste de «20 minutes» sur place, une quarantaine de personnes se sont présentées à l'une des deux entrées de l'église. Si des fleurs ont été apportées, aucun cercueil n'a été aperçu. Aussi, selon nos informations, Matthias Schepp aurait pu être incinéré ou enterré avant cette cérémonie.
Une demi-douzaine de journalistes de médias suisses et italien se trouvaient sur place. Ils n'étaient pas autorisés à pénétrer dans l'enceinte et à prendre des photos ou filmer dans l'église elle-même.
Secondo un giornalista di "20 minutes" presente sul posto, una quarantina di persone si sono presentate a una delle due entrate della chiesa. Anche se sono stati portati fiori, nessuna corona si è vista. Inoltre, secondo le nostre informazioni, Matthias Schepp potrebbe essere stato cremato o interrato prima di questa cerimonia.
Una mezza dozzina di giornalisti dei media svizzeri ed italiani si trovavano sul posto. Non erano autorizzati a entrare nel recinto e a prendere fotografie o filmare nella chiesta stessa.


Personnalité introvertie - Una personalità introversa

Matthias Schepp, père des jumelles suisses disparues, est présenté par les enquêteurs et ses proches comme un homme «introverti» et «très près de ses enfants» qui n'aurait pas supporté la volonté de sa femme de divorcer.
Matthias Schepp, padre delle gemelle svizzere scomparse, è stato presentato dagli inquirenti e dai suoi congiunti come un uomo 'introverso' e 'molto premuroso con le sue figlie' che non avrebbe sopportato la volontà di sua moglie di divorziare.
Cet ingénieur de 43 ans, qui travaillait chez Philip Morris tout comme sa femme, est présenté comme «quelqu'un d'extrêmement introverti qui avait peu de vie sociale» par la police suisse, pour qui «ces aspects-là n'aident pas à la résolution de cette affaire».
Questo ingegnere di 43 anni, che lavorava alla Philip Morris proprio come sua moglie, viene presentato come 'un tipo estremamente introverso che aveva paura della vita sociale' dalla polizia svizzera, per la quale 'questi lati non aiutano alla soluzione di questo caso'.
«Amateur de mer, il était plutôt de bon milieu, vivant bien, famille normale, très près de ses enfants, très sérieux mais qui a mal supporté manifestement l'intention de sa femme de divorcer», a résumé le procureur de Marseille, Jacques Dallest.
'Amante del mare, era piuttosto di buon livello, viveva bene, famiglia normale, molto attaccato alle sue bambine, molto serio ma che ha mal sopportato in modo manifesto l'intenzione della moglie di divorziare", ha riassunto il procuratore di Marsiglia, Jacques Dallest.

(cbx/pti/20minutes/afp)       (traduzione A.R.)

IL DEPISTAGGIO E LA BEFFA

Solo il 22 febbraio scorso si è potuto stabilire se l'uomo investito dal treno a Cerignola fosse o meno Matthias Schepp. Non c'è stato bisogno dell'esame del DNA, le impronte digitali, la fede e la presenza di oggetti strettamente personali addosso alla persona (aspetto, invero, non così decisivo e di garanzia) hanno dato la conferma.

Ciò serve a 'scagionare' Matthias Schepp dall'accusa di BEFFA ai danni della moglie e di tutti, parto della fantasia di molti tra coloro che stanno seguendo il caso, supportando Irina Lucidi.
Resta l'accusa di aver pianificato tutto il viaggio e quella di aver voluto DEPISTARE la moglie e gli inquirenti.

Sembra, in verità, che Matthias Schepp, pur prendendosi un vantaggio in termini di tempo (mancata riconsegna delle bambine) abbia invece lasciato chiare tracce del suo percorso, come il Pollicino della favola: vedi Marsiglia (da dove ha spedito una cartolina), vedi Corsica (dove risulta essere andato acquistando 3 biglietti di traghetto), vedi Tolone (da dove ha ancora spedito alla moglie un pacco) e vedi Puglia (ancora invii postali).

Dunque, dove stà il depistaggio di Matthias Schepp?
Secondo molti Schepp avrebbe attirato l'attenzione su di sé e sul suo percorso per consentire alle bimbe e a un complice di prendere altra destinazione... bene... ma... tutti gli avvistamenti delle bambine con il papà? (Marsiglia-giostraio, Corsica-signora*, Sardegna-barista, Italia/La Spezia- barista)... tutta speculazione pubblicitaria e voglia di protagonismo a spese di una mamma? Errori? Gli inquirenti hanno ritenuto attendibile almeno uno* dei testimoni che lo hanno visto con le piccole... ..semmai la donna vista con Matthias e le bimbe potrebbe essere una sorta di baby-sitter di appoggio, altrimenti come si spiega la solitudine di Schepp per Marsiglia a piedi? (bambine sedate in albergo? o con chi?).
Manca, poi, anche quella caratteristica che una fuga dovrebbe avere: la fretta.
Matthias - tranne il vantaggio che si prende nel weekend - sosta una giornata intera a Marsiglia dove fa un pò di tutto: lascia l'auto in un garage e se ne va a piedi per la città, preleva dal bancomat, spedisce una cartolina, acquista uno zaino, compra dei biglietti per la Corsica... sembra quasi che se la prenda comoda-comoda! Gli avvistamenti lo ritraggono sempre come il papà premuroso con le sue bambine... così come descritto da Irina...
Sembra, piuttosto, trattarsi di un 'ULTIMO VIAGGIO' ASSIEME ALLE BIMBE.... ultimo almeno per lui, per ora...

Fino a questo momento, specie dopo il risultato dei rilievi su ciò che è rimasto del suo corpo, Matthias Schepp si è suicidato e ha messo in atto quel che ha scritto a Irina Lucidi.
Speriamo che il grande bene da lui voluto alle bimbe possa essere stato così grande da superare la voglia di sopprimerle e che, quindi, non abbia messo in atto anche la seconda parte del suo progetto.

AVVISTAMENTI PRECEDENTI E SUCCESSIVI IL 26/1/'11



IN COSTRUZIONE
(DA INTEGRARE CON I COMMENTI SUGLI AVVISTAMENTI PRECEDENTI E SU QUELLI SUCCESSIVI IL 26/1/'11, DATA DELL'INVIO E-MAIL DIVORZIO)

Numerosi gli avvistamenti, concentrati soprattutto tra 31/1 e il 3/2 e, soprattutto, in Italia. Al momento ha preso consistenza la pista svizzera ma le tante segnalazioni italiane, anche con le bambine (in Liguria e a Livorno ben 2 avvistamenti, uno a ridosso degli eventi e l'altro più ritardato) dovrebbero far prendere più in considerazione la pista italiana visto anche che l'Italia è stata il luogo di destinazione finale di Schepp. Bisogna sempre fare attenzione alle speculazioni pubblicitarie, alla mania di protagonismo e alla mitomania nel valutare quanto segnalato.
Dopo gli avvistamenti segnalati in Liguria e in Toscana assume di nuovo importanza una delle prime segnalazioni, a Cerignola, presa in considerazione ma subito accantonata (VEDI POST 'E SE DAVVERO...? A&L A CERIGNOLA).
 
15/1 - COMO/PROVINCIA/CANTU' (centro commerciale)
Avvistamenti tra cui uno in centro commerciale a Cantù con le bambine e una donna (precedente i fatti del viaggio). In questo con weekend Matthias aveva in consegna le bambine (weekend alternato con la moglie), quindi è possibile che si sia recato in Italia con le bambine. VEDI ANCHE LINK 'FLASHBACK DI META' GENNAIO'.
30/1 - ST. SULPICE (vicino di casa)
Ultimo, poi penultimo, avvistamento in Svizzera con le
30/1 - Préveranges - SVIZZERA (in auto)
Matthias in auto con le bambine, un'altra testimonianza, definita "credibile", Schepp e le gemelle sono state viste a Préverenges, un villaggio a pochi chilometri da Saint Sulpice, domenica 30 gennaio attorno alle 15.30. Una ventina di minuti dopo, Schepp ha inviato un messaggio alla moglie da Morges.
31/1 - MARSIGLIA (giostraio)
E' l'unico avvistamento con le bambine a Marsiglia, altrimenti sempre da solo (al garage, al bancomat, all'acquisto dei biglietti per la Corsica)
31/1-1/2 - TRAGHETTO (2 o 3 passeggeri)
Inizialmente si parla di un avvistamento a bordo però senza la conferma che Schepp e figlie siano scesi a Propriano (vedi, però, successivo avvistamento a Propriano) e con il timore della loro fine in mare):

Jumelles disparues : les fillettes se trouvaient bel et bien sur le ferry

Publié le mercredi 09 février 2011 à 10H58

Dans l'affaire des jumelles disparues, selon le Procureur de Marseille, Jacques Dallest, deux témoignages concordants attestent de la présence d'Alessia et Livia sur le ferry entre Marseille et Propriano. En revanche, aucun élément ne permet d'établir qu'elles en sont bien descendues.
Les passagères les ont vues avec le père.
Rien, en revanche, ne permet de savoir où elles se trouvent aujourd'hui. L'une des hypothèses serait celle où Matthias Schepp se serait débarrassé des fillettes en les jetant par dessus bord. Les investigations se poursuivent.

1/2 - CORSICA (Propriano - Olga Orneck)
E' l'avvistamento ritenuto più attendibile dagli inquirenti, con  le bambine e una donna bionda, di prima mattina
1/2 - SARDEGNA (Oristano - Sandra Milioto, barista)
Una barista uscendo fuori dal locale vede M.S. con le bambine e lo sente chiamare 'Alessia'.  Oristano, però, è in centro Sardegna (possibile che M.S. si sia spinto fino qui in un solo giorno, dalla mattina alla sera, dalla Corsica dovendo poi prendere il traghetto dalla Corsica per la Francia verso tardo pomeriggio-sera?).
2/2 - LA SPEZIA (Concetta Pezza, barista)
Avvistamento con le bambine ma controverso: possibile come giorno, probabile come dislocazione e ora ma in contrasto con l'unico biglietto fatto da M.S. dalla Corsica alla Francia. Lascia, comunque, pensare ad un arrivo in Italia delle bambine.
2/2 - IN TRENO + SARZANA (mercato)
Avvistamento, abbastanza sorpendente, vista la disponibilità dell'auto,  in treno con le bambine, su tratta e in zona non distante da La Spezia. Inoltre a Sarzana (mercato). Tutto da verificare.
1-3/2 - LIVORNO (su marciapiede a Livorno davanti negozio, a centro comm.le)
-Primo avvistamento (FALLENI): risale ai PRIMI DEL MESE FEBBRAIO, segnalato a ridosso dei fatti (il 9-10 febbraio scorso), da parte di un commerciante di Livorno: Matthias è con le due bambine che mangiano un gelato/con un lecca-lecca sul marciapiede davanti al negozio di Romano Falleni in via Poggiali. Falleni - che per la prontezza e per l'età avanzata sembra attendibile - vede l'appello a Chi l'ha Visto? il 9/2 e segnala. Avvistamento non troppo pubblizzato ma al quale si aggiunge un
-Secondo avvistamento (CLODIA) ad un centro comm.le, una comessa, con incertezza sul giorno ma che ci potrebbe stare (più probabile il 2/2) come periodo e luogo. Interessante (e credibile visto il lungo viaggio) l'aggettivo per descrivere le bimbe, 'stanche' (ma segnalazione ritardata) Livorno è sulla strada per il centro-sud Italia. Inoltre l'uomo con le 2 bambine è descritto abbronzato, particolare che può combaciare con l'abbronzatura che Schepp doveva aver preso ai Caraibi nella recente vacanza con le bambine.
3/2 - VIETRI SUL MARE (ristoratore)
M.S. consuma un pranzo al ristorante da solo (ammira un quadro di donna che vorrebbe comprare).
30? - NOVAGLIE (LECCE)  (donna, Donata Russo)
(vedi sotto)2-3/2 - CERIGNOLA (barista - stazione)
Avvistato con le bambine al bar Fiore (da barista) e da solo. VEDI POST  'E SE DAVVERO... (A&L A CERIGNOLA)'

Alessia e Livia, le gemelline svizzere di sei anni scomparse da fine gennaio quando sono state prelevate dal padre, Matthias Schepp, per passare un fine settimana insieme, se mai sono andate in Corsica, da lì sarebbero comunque ritornate fino ad arrivare in Italia.
(VA SUBITO SOTTOLINEATO, PERO',  CHE RISULTANO ACQUISTATI 3 BIGLIETTI ALL'ANDATA (MARSIGLIA-PROPRIANO) E SOLO 1 AL RITORNO, DALLA CORSICA ALLA FRANCIA. NON E' CHIARO, QUINDI, COME LE BAMBINE POSSANO ESSERE STATE ANCORA CON IL PADRE A LA SPEZIA. Forse, qualcuno gliele ha portate a Tolone? Sono stati fatti biglietti separati al ritorno dalla Corsica? Mistero...)
A sostenere ciò è una nuova testimone, l'ennesima di questi ultimi frenetici giorni, che assicura d'aver visto le bimbe e l'uomo nella città ligure di La Spezia.
“Sono certa che erano loro, le gemelline. Il papà mi sembrava premuroso”. Questa la testimonianza oggi, nelle pagine spezzine del quotidiano La Nazione, di Concetta Pezza, 65 anni, barista ligure che sostiene di aver visto Alessia e Livia Schepp il 2 o il 3 febbraio scorso in compagnia del papà nel suo bar di viale Italia.

La donna, che non è andata in Questura o dai Carabinieri a depositare la tua testimonianza ma l’ha rilasciata solo ad un giornalista, sostiene che le gemelline “hanno chiesto di andare in bagno, mentre il padre chiedeva a gesti dell’acqua per farle bere”
Un racconto in tutto e per tutto simile a quello della barista di Cerignola, paese dove però - secondo gli inquirenti le bambine - non sarebbero mai arrivate. L’unico riscontro possibile riguarda il tragitto di Matthias: il bar della signora Concetta, infatti, è vicino all’autostrada e il casello di La Spezia dista circa 250 chilometri da Ventimiglia, una delle tappe sicure del folle viaggio di Schepp. La sua auto è transitata il 2 febbraio proprio al confine tra Italia e Francia
Tra gli avvistamenti recentemente resi noti, vi sono quello di Donata Russo, una ex professoressa adesso in pensione, che dice di aver incontrato i tre in un locale di Novaglie, un borgo marinaro in provincia di Lecce:

NOVAGLIE / Un nuovo avvistamento delle gemelline svizzere, Livia e Alessia, scomparse dalla casa materna lo scorso 30 gennaio* *(salvo errore nel ricordare la data appare non concordante con le date del viaggio di Schepp). Una donna, Donata Russo, nata a Cutrofiano, ma residente a Novaglie, nel Salento, da ormai sette anni, ha affermato di aver visto le piccole lo scorso gennaio.
Gli inquirenti sono al momento al lavoro per verificare la testimonianza. Ancora non si esclude nessuna pista, poiché delle gemelline non è stata trovata alcuna traccia finora.
Sono giorni che non dormo pensando a quello che ho visto” ha dichiarato la donna. “Temevo di non essere creduta, ma io le gemelline le ho viste davvero, una mattina di gennaio. Non è facile che un turista passi inosservato qui a Novaglie, specie in questo periodo. Ricordo che la coppia adulta, insieme alle due bambine, era seduta al primo tavolo, proprio all’ingresso del locale. L’uomo di fronte alla donna e le piccole ai lati. Saranno rimasti nel bar non più di cinque minuti, senza dire una sola parola.


...e quello di Sandra Milioto, una donna sarda che si è detta sicura di aver visto Matthias Schepp e le bimbe a Oristano, in Sardegna.
In quest'ultimo caso, la donna ha richiesto esplicitamente di poter entrare in contatto con la famiglia Lucidi.
Il più recente di tutti ha segnalato M.S. con le bimbe (avvistamento CLODIA) a Livorno, si abbina con l'avvistamento FALLENI (sempre Schepp e bimbe), uno dei primi segnalati in Italia *(in costruzione). Sono molto interessanti perchè entrambi sulla strada per il sud ma soprattutto perchè riportano le bimbe come stanche e un pò vestite alla rinfusa: particolare possibile (lungo viaggio).
Di seguito 4 tra gli avvistamenti italiani 'CON LE BAMBINE' più interessanti: LA SPEZIA, LIVORNO (FALLENI e CLODIA) e CERIGNOLA (BAR FIORE):
  

  • LA SPEZIA il 2 o 3 FEBBRAIO (segnalato il 22/2/'11)

La proprietaria di un bar in viale Italia e suo fratello sono sicuri di aver servito un amaro a Matthias Schepp e due bicchieri d'acqua ad Alessia e Livia.  "Era il 2 febbraio, pressapoco le due e mezza del pomeriggio". La testimonianza indirizzata alla polizia di Foggia titolare dell'indagine.

 Le sorelline scomparse: a sinistra Alessia, accanto Livia

Sono state viste a La Spezia le due gemelline scomparse il 28 gennaio scorso insieme al padre. La proprietaria di una bar in viale Italia e suo fratello, ricordano di aver visto Matthias Schepp, morto suicida sotto un treno vicino Foggia, e le gemellin Alessia e Livia di 6 anni.
Ricordano di aver servito all'uomo un amaro e acqua alle due bimbe: "Era il 2 febbraio, pressapoco le due e mezza del pomeriggio". Secondo la barista, l'uomo aveva lasciato in doppia fila l'Audi nera.
La testimonianza è stata presa a verbale dalla polizia della Spezia e andrà ad aggiungersi alle centinaia di segnalazioni da tutta Italia che vengono fatte convergere suIlla questura di Foggia, titolare delle indagini in Italia.


  • LIVORNO: AVVISTAMENTO 'FALLENI' AD INIZIO FEBBRAIO

Ho visto le gemelline in via Poggiali

La testimonianza di un commerciante: «Mangiavano un gelato»


LIVORNO. «Ho visto le gemelline scomparse in Puglia sul marciapiede in via Poggiali, sono passate davanti alla vetrina del mio negozio. Erano col padre». A parlare è Romano Falleni, storico commerciante di cartucce e stampanti della stessa via che collega corso Amedeo a piazza Magenta. L'episodio, secondo la testimonianza del negoziante, risale ai primi del mese. Il passaggio a Livorno delle bimbe, Alessia e Livia, insieme al padre Matthias Schepp, ingegnere svizzero di 43 anni, è una delle ipotesi prese in considerazione dagli investigatori. I tre potrebbero essere transitati per la città mentre andavano verso la Puglia. Secondo quanto emerso, l'uomo, trovato poi morto il 3 febbraio a Cerignola, il 31 gennaio è partito da Marsiglia alla volta della Corsica. Quindi sarebbe andato a Tolone per poi fare ritorno nel Foggiano.  Tuttavia, in serata i contorni della vicenda si sono fatti più drammatici: come emerso dalle indagini, il padre delle bimbe avrebbe scritto in una lettera che le gemelline riposano in pace. Le ricerche delle bambine attualmente fervono in Corsica, dove le piccole potrebbero esser state avvelenate dal padre. Ma si cerca anche in Puglia. Quindi per il momento gli inquirenti non escludono la pista livornese.  «Sono nonno e quindi quando vedo i bambini mi commuovo sempre e li osservo - dice Falleni - Le due bambine mi hanno colpito: erano piccine, alte uguali, e mangiavano un gelato o forse un lecca lecca. Erano col padre, alto e biondo. Lui lo ricordo bene. Quando ho visto in tv le immagini del padre scomparso mi è subito venuto alla mente il flash di lui, che parla con le bimbe sul marciapiede qui davanti». Il negozio di Falleni affaccia su via Poggiali e ha una porta in vetro. «Dall'interno ho visto i tre camminare da corso Amedeo verso piazza Magenta - racconta il commerciante - Proprio davanti alla mia vetrina, il padre ha indugiato qualche istante e ha detto qualcosa alle piccole, come se volesse dare loro delle indicazioni sul gelato per non sporcarsi. Le bambine erano graziose, ma ho avuto come l'impressione che fossero vestite un po' alla rinfusa».  Cosa ha spinto Falleni a farsi avanti ieri e non prima? «Ieri sera (mercoledì ndr) quando ho guardato "Chi l'ha visto?" mi è tornata in mente l'immagine delle sorelline davanti al negozio. Poi ho sentito l'appello della madre che diceva a tutti coloro che avessero visto qualcosa di utile di farsi avanti. E così ho fatto. Spero che la mia testimonianza serva a qualcosa».
Lara Loreti - (FONTE: IL TIRRENO - LIVORNO)


  • AVVISTAMENTO 'CLODIA':
Si chiama Clodia e dopo aver condiviso le proprie sensazioni su Facebook, scrivendo sulla bacheca del gruppo Missing Alessia & Livia, ha accettato di parlare con Newnotizie.

Buonasera Clodia.
Buonasera.

Da quel che ha scritto su Facebook, lei sarebbe l'ultima di una serie di testimoni che sostengono di aver visto Alessia e Livia.
Sono giorni che sono afflitta dai dubbi. Mi passano davanti quelle immagini e fino a ora ho tentennato, perché non cerco la fama e non vorrei illudere nessuno. Ma nello stesso momento pensare di poter contribuire alle indagini, mi ha spinto a farmi avanti.
Quando e dove avrebbe visto le bambine?
Dovrebbe essere stato tra l'1 e il 3 febbraio, forse il primo giorno del mese, erano circa le 14 e mi trovavo all'interno del centro commerciale dove lavoro come commessa in un negozio di abbigliamento per bambini. Ero da sola ed è entrato un uomo biondo, ABBRONZATO*, sembrava straniero. Insieme a lui le due bimbe, bionde, belle. *(MATTHIAS ERA APPENA STATO AI CARAIBI IN VACANZA CON LE BIMBE)
Quando ha capito potesse trattarsi di Schepp e delle sue figlie?
I giorni successivi alla scomparsa, quando la tv ha iniziato a diffondere le foto delle gemelline. Mi sono ricordata che io quell'uomo l'avevo visto proprio nel negozio. Ho avuto conferma anche da un ragazzo, che lavora in un bar sempre all'interno del centro commerciale: lui è sicuro che i tre abbiano mangiato delle schiacciatine.
Cosa ricorda di quel momento? Schepp ha fatto acquisti?
Si ha comprato qualcosa, era già periodo di saldi. Non ricordo cosa abbia preso, ma di certo nulla di ingombrante, forse delle t-shirt per le bimbe. Ha pagato in contanti ed è proprio il momento in cui è venuto alla cassa che mi è rimasto impresso: aveva un portafogli di pelle marrone lucido, con una tasca per le monete molto particolare. Mi ha dato l'impressione di essere un uomo molto elegante. Ricordo una banconota da dieci euro che dava l'impressione di essere nuova di zecca.
Le bimbe in quel momento erano nel negozio? Ce le può descrivere?
Sì erano lì con il papà. Ma stavano in disparte, vicino a un tavolo colmo di vestiti. Non vorrei sbagliarmi, ma sembravano quasi stanche. Una delle due aveva una coda e i capelli un po' in disordine, però non mi sento di dire che non fossero curate. Solo le ho trovate molto taciturne, serie direi. In genere i bimbi sono vivaci, mentre loro non parlavano, nemmeno tra loro. Se dovessi scegliere un aggettivo direi appunto stanche.
Ha avuto l'impressione che qualcuno li stesse attendendo fuori dal negozio?
No, non mi è parso che ci fosse qualcuno ad aspettarli. Il padre mi sembrava molto tranquillo, per niente frettoloso. Dopo aver pagato mi ha salutato cordialmente in italiano e quando ho rivolto dei complimenti alle sue figlie, lui ha risposto con un sorriso.
Adesso cosa farà?
 In un primo momento ero indecisa se andare a raccontare ciò che sono certa sia accaduto, perché ripeto non vorrei correre il rischio di deviare in qualsiasi modo le indagini. Però, poi, parlando con diverse persone mi son detta che se c'è solo una possibilità per poter aiutare la mamma a ritrovarle, allora è giusto che io vada dalle forze dell'ordine a dare la mia versione. Starà poi a loro decidere il da farsi.


  • Barista di Cerignola conferma: ''Ho visto Matthias Schepp e le gemelline scomparse''

Foggia, 9 feb. (Adnkronos)
 
La titolare del Bar Fiore, Oriana Scelsi, in corso Scuola Agraria a Cerignola, in provincia di Foggia, conferma di aver visto nel suo bar Matthias Schepp, 43 anni, suicidatosi nella notte tra il 3 e il 4 febbraio sui binari vicino alla Stazione ferroviaria, e le sue due figlie, Livia e Alessia, gemelline di 7 anni delle quali non si hanno piu' notizie dal 30 gennaio. In questo momento la donna, come riferisce all'ADNKRONOS, il marito, Pino Fiore, sta visionando in questo momento con gli inquirenti della Polizia di Stato i filmati del sistema di videosorveglianza dell'esercizio commerciale per verificare quanto da lei raccontato.

La donna non e' sicura sul giorno in cui ha visto l'uomo e le due bambine entrare nel locale. ''E' solo certa - continua il marito - che il 5 febbraio quando ha visto la foto dell'uomo pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno e poi sulle tv locali lo ha riconosciuto e poi si e' ricordata che era entrato nel bar nei giorni precedenti, in una giornata particolarmente fredda, insieme a due bambine bionde, una delle quali piu' cicciotella e l'altra piu' magra''.

Il bar Fiore si trova all'ingresso della cittadina del Tavoliere, nei pressi della statale 16 bis. ''Cinque minuti circa di distanza dalla Stazione'', spiega il signor Fiore. Ieri gli inquirenti avevano esaminato i filmati del 3 febbraio ma non avevano trovato tracce della presenza nel bar di Schepp e delle due bambine.

''Mia moglie non puo' essersi sbagliata - sottolinea ancora Fiore - anche perche' ama molto i bambini. Si ricorda anche come erano vestite le piccole: avevano dei giubbotti bombati. Inoltre una delle due e' rimasta davanti all'ingresso mentre l'altra e' stata accompagnata al bagno dal padre che in francese aveva chiesto dove era la toilette. Infine a quest'ultima ha dato un bicchiere d'acqua come fa spesso quando entrano dei bambini. Inoltre a una delle due, Livia, il padre l'ha chiamata anche per nome''. Adesso occorrera' forse esaminare i filmati dei giorni precedenti al 3 febbraio se e' ancora possibile reperirli.


Le due gemelline svizzere scomparse ultimo aggiornamento: 09 febbraio, ore 15:11
Foggia - (Adnkronos)
- La testimone, come riferisce all'ADNKRONOS il marito, sta visionando con gli inquirenti i filmati del sistema di videosorveglianza dell'esercizio commerciale per verificare quanto da lei raccontato.