venerdì 4 marzo 2011

IL TESTAMENTO (RIFLESSIONI)

Il testamento di Schepp, così come redatto, in sé, sarebbe indice di voler morire, in una vicenda normale. Non per forza in questa di Schepp: La frase con la quale si indica una morte 'a breve' può valere come un intenzione di suicidio o anche prestarsi ad una interpretazione più sottile ossia far apparire questa intenzione per mascherarne un'altra (cambio identità).
Solo sulla base di un risultato certo (DNA) si può ragionare su un morto-suicida e non su uno scambio di persona (di per sé arduo da realizzare, invero). Tuttavia da chi falsifica le identità c'è da aspettarsi questo ed altro (non a caso scompaiono le persone ogni tanto..forse per sostituirne altre?... 'tremendo' ma non da escludere..).
Abbiamo, invece una morte presunta sulla base delle impronte digitali e qualche effetto personale (anche interscambiabile).
Però, qualunque sia stato il motivo della sua morte a Cerignola (suicidio per vera follia e/o disperazione o perchè costretto dopo la sua azione di forza o perchè dovuto a una non riuscita del suo tentativo di scappare con le bimbe o solo loro) resta un fatto certo: non si va a Cerignola per caso, già visionando il percorso diretto Losanna-Cerignola il 17/1/'11 e prima della richiesta per e-mail di divorzio della moglie. Ci si va con l'intenzione di tentare qualcosa di più di un suicidio: solo per le bimbe o per bimbe e papà... e, in tal caso, dire che si vuole morire nel testamento equivale a trovare un uomo suicida sui binari della stazione di Cerignola. Fa tutto parte dello stesso progetto punitivo... se no, perchè andare fino a Cerignola a suididarsi? Ora Cerignola un senso ce l'ha, a un mese esatto dal 'suicidio' (Schepp - altra opzione - non avrebbe cambiato identità solo per sé facendo morire le figlie, semmai sarebbe scappato con loro). Punto e a capo: da qui si riparte, non dalla Svizzera e dagli scarponcini lasciati sporchi di terra...
Perchè Schepp non dice 'dove' sono?: solo perchè non vuole dirlo crudelmente alla moglie o anche perchè non può dirlo? L'esigenza primaria di chi fugge è di non essere trovato da chi lo cerca, poi viene il resto, la moglie! Scappo (o faccio scappare) e non ti dico dove sono: è il principio di Guardie e Ladri, no? Trovatemi! Le Guardie non sanno 'dove' sono ma sanno che ci sono... vivi, da qualche parte, altrove...

  
TESTAMENTO: reso noto in data 25-26 febbraio, a un mese dalla redazione:
 
SAINT SULPICE / E’ stato reso pubblico il testamento di Matthias Schlepp, l’uomo suicidatosi il 3 febbraio scorso a Cerignola, gettandosi sotto un treno, dopo aver rapito le 2 figlie, Livia e Alessia, le gemelline di 6 anni, che ancora non sono state trovate.
Prima di sparire, l’uomo ha scritto un testamento, datato 27 gennaio 2011, nel quale si legge:
“Io sottoscritto Matthias Schlepp, omissis, dichiaro e desidero che, dopo la mia morte, che è solo una questione di tempo:
1) Questo è il mio primo testamento e non ve ne sono altri.
2) A Irina Lucidi Schlepp (mia moglie) lascio unicamente le quote legali. Omissis.
3) Le mie figlie, vale a dire Alessia e Livia, devono ereditare ciascuna la metà di ciò che è loro dovuto. Esse devono essere gli eredi legali.4) Omissis
5) Qualora le mie figlie Alessia e Livia non siano più in vita, mio fratello e mia sorella, Daniel e Maja Schepp, devono essere gli eredi principali ed ereditare ciascuno in parti uguali.
omissis”.

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